Buongiorno lettore e buongiorno lettrice,
volevo raccontarti le mie impressioni a proposito di "Il viaggio verso casa" che è stato il mio compagno di avventura durante questo 25 Aprile. Giustamente in quella data, le lezioni all'università sono state sospese e dopo aver trascorso mattina e pomeriggio a studiare, la sera, dopo cena, mentre miomarito seguiva l'NBA io leggevo questa storia emozionante:
Il viaggio verso casa è edito da TEA, presenta 261 pagine totali, prezzo di copertina 8.60 euro, codice ISBN 9788850204823.
Adoro questa scrittrice. I suoi romanzi sono sempre scorrevoli e molto coinvolgenti. Ogni volta che ne inizio uno non riesco a chiuderlo se non a lettura terminata. Le storie hanno sempre come protagonista una figura femminile e di solito si tratta di una donna che deve combattere contro qualcosa: un matrimonio fallito; un lavoro impegnativo; figli ribelli e difficili.
La scena iniziale ci presenta Elizabeth che, dopo un viaggio in aereo piuttosto lungo, è seduta nell'abitacolo di una macchina noleggiata e sta percorrendo la strada verso casa. Ad attenderla il fratello maggiore e il motivo del suo ritorno a Dublino: sua madre. Elizabeth è provata dal viaggio e da uno sventato incidente automobilistico che ha destabilizzato il suo equilibrio interiore già sconvolto da una notizia imponente: sua madre sta morendo. In realtà, per lei, questa notizia è stata un fulmine a ciel sereno e i motivi sono molti:
- Le due donne hanno sempre avuto un rapporto difficile da gestire. Sono sempre state in disaccordo e spesso le loro opinioni cozzavano e sfociavano puntualmente il liti piuttosto accese.
- In seguito al punto uno troviamo il punto due ossia il fatto che Elizabeth appena ha potuto si è trasferita il più lontano possibile da sua madre, al fine di iniziare una nuova vita.
- Il punto due porta al punto tre cioè al fatto che la lontananza ha incrinato in maniera definitiva questo rapporto già claudicante e la comunicazione tra Elizabeth ed Alice è cessata quasi completamente.
Immaginate di stare a casa e mentre bevete una tazza di tisana squilla il telefono e vostro fratello che abita a chilometri da voi vi dice: "Ciao sorellina, come stai? Alice sta morendo. Forse è ora che torni a casa". Quando Elizabeth riceve questa telefonata rimane scioccata. Aspetta una settimana e poi decide di intraprendere questo viaggio verso casa. Fratello e sorella si avvicinano molto grazie a questa esperienza ed Elizabeth ha tempo per riflettere sulla sua vita e sul suo comportamento negli ultimi trent'anni. Sua madre la guiderà lungo questo percorso grazie ad un fascio di lettere che faranno conoscere sia ai protagonisti della storia che a noi lettori il passato di questa famiglia.
Si tratta di un libro commovente che, oltre a farmi piangere (ormai succede troppo spesso, decisamente), mi ha fatto riflettere molto. Ho pensato a tutte le persone che conosco, soprattutto a quelle a cui voglio bene, e ho capito che non c'è tempo da perdere. Non bisogna serbare rancore, dopo un litigio bisogna cercare di venirsi incontro e di mettervi fine. I momenti che passiamo lontani e arrabbiati sono momenti che non torneranno mai più e quando ci renderemo conto del tempo che abbiamo perso, ormai,sarà troppo tardi.
Cosa ti posso dire? Odio litigare. Spesso preferisco stare male che fare del male agli altri. E odio essere arrabbiata, soprattutto per le inezie facilmente risolvibili. Dobbiamo sempre pensare che al mondo esistono cose peggiori di quelle per cui ce la prendiamo tanto e che tutto il tempo che passiamo arrabbiati potrebbe benissimo essere impiegato per qualcosa di piacevole.
Elizabeth e sua madre hanno passato una vita intera a darsi contro, ad urlare, a piangere e ad essere arrabbiate. Ora si pentono di tutto questo, ma è troppo tardi. Non c'è soluzione, Elizabeth può solo decidere se continuare vivere con il rimpianto di ciò che è stato e poteva essere o se cercare di perdonarsi.
Un libro profondo, che stimola riflessioni importanti.
Il tempo è come un fiocco di neve, scompare mentre cerchiamo di decidere che cosa farne.
Romano Battaglia
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