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Le chiacchiere del Lunedì #4 - PRESENTAZIONE: "Un libro molto pericoloso" - Christopher Krebs



Buon Lunedì!
Oggi voglio parlarvi di un'esperienza nuova, per me. Non mi era mai capitato di partecipare alla presentazione di un libro. L'occasione, probabilmente, si sarà presentata, a volte; però non ho mai colto l'attimo, un po' per pigrizia, un po' per stanchezza.
Ormai sono libera e ho tempo di fare tutto quello che voglio, ma questo lo sapete già se avete letto il primo post del 2014.

Per questi motivi, quando mi si è presentata l'occasione, precisamente venerdì 31 Gennaio, precisamente alle ore 18:00 e precisamente nella sala Melpomene del Teatro delle Muse di Ancona, ho deciso di armarmi di penna blu e quaderno e andare.
Non mi sono informata né a proposito del libro né a proposito dell'autore. Volevo vivere questa esperienza a tutto tondo, captando ogni informazione e meravigliandomi di ogni sorpresa. E così è stato. Nonostante la pioggia battente; nonostante la stanchezza accumulata dopo un'ora di tapis roulant in palestra e nonostante non avessi la minima idea di quale fosse la sala Melpomene del Teatro delle Muse, non ho desistito.

Dopo essermi seduta e aver preparato tutto l'armamentario necessario, Giorgio Mangani, l'editore della casa editrice anconetana Il lavoro editoriale, specializzata nella cultura e nella storia e nella letteratura delle Marche, ha subito iniziato a presentare questo libro dal titolo piuttosto accattivante: "Un libro molto pericoloso, La Germania di Tacito dall'impero romano al Terzo Reich". L'autore è Christopher Krebs, Professore di Filologia Classica nelle Università di Princeton e, prima ancora, Harvard.

Libro considerato il  modello ideale del tipo di pubblicazioni al quale un editore come Mangani pensa normalmente, esso, in effetti, ha come caratteristica principale il massimo della specificità locale pur muovendosi in una scala ampia, quasi globale, considerando la materia trattata. 


Di cosa si tratta? "Un libro molto pericoloso" è uno studio che parte dall'analisi della "Germania" di Tacito e arriva, grazie all'analisi delle varie riletture che di questo libro sono state fatte corso del tempo, fino alla strumentalizzazione più prepotente che ne è stata fatta in Germania dal partito nazional-socialista. Pubblicato in inglese, per la prima volta, nel 2011 e poi tradotto in italiano dalla casa editrice marchigiana nel 2012.
Nelle pagine di questo saggio sono contenute vicende interessanti dal punto di vista storico ma soprattutto dal punto di vista peculiare della regione Marche. Questo testo è fortemente radicato nella nostra regione - prosegue Mangani - ma allo stesso tempo è così globali per il suo impatto, tanto da aver ispirato, per ammissione del regista stesso, la vicenda (che consideriamo romanzata, a questo punto) del celeberrimo film intitolato "Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta".

La storia di questo libro ha una sua specificità. Christopher Krebs ha dedicato questo suo studio originale a un'edizione del codice della "Germania" di Tacito che era originariamente collocata nella biblioteca Baldeschi Balleani di Jesi. Quello che è estremamente significativo per noi è che questo libro sembra quasi una rimpatriata di marchigiani- aggiunge l'editore -in quanto questo  fu scoperto da  un umanista originario delle Marche che per commissione del Papa Nicolò V stava ricercando codici per ricostruire la Biblioteca Vaticana. Ad un certo punto della sua ricerca si trova con questo codice di cui poi perde la committenza poiché il Papa muore.  La "Germania" di Tacito non scompare del tutto, infatti, si ha notizia che una cinquantina di anni dopo lo stesso papa Pio II Piccolomini nomina lo stesso libro in alcuni dei suoi discorsi. Dopo essere stata copiata a Perugia, la "Germania" di Tacito viene trasportata e conservata nella biblioteca jesina fino agli anni Venti quando Cesare Annibaldi, un professore di liceo e sacerdote lo riscopre e lo studia dal punto di vista filologico fino a dare un'interpretazione di esso come del manoscritto più antico della tradizione di questo testo. Ovviamente, lo studio di Annibaldi compare su numerose riviste specializzate e i tedeschi lo scoprono e iniziano a bramare di possedere in patria questo documento così importante e così rivelatore. Iniziano subito a fare pressioni sul governo italiano già a partire dagli anni Trenta [...] lo stesso periodo in cui la "Germania" di Tacito stava diventando il manuale di riferimento del movimento nazional-socialista,giacché molte delle descrizioni dei popoli germanici fatte da Tacito corrispondono agli ideali nazisti. Tali descrizioni vengono  poi sono saccheggiate dai manuali delle SS perchè Tacito stesso aveva sostenuto che i germani erano arrivati puri e senza contaminazioni e mescolamenti di razza, ai suoi tempi. I popoli germanici vengono anche descritti come barbari, luridi, sporchi, dediti al gioco e alle malefatte, ma questo non è importante per il regime. Ciò che conta è la razza ariana considerata come razza pura e ancestrale, una razza di semi-dei conquistatori, forti e potenti. Il libro posseduto dalla biblioteca di Jesi cominciò così a creare tensioni tra i due uomini più potenti del periodo, Mussolini e Hitler e Himmler, soprattutto, l'eroico uomo di riferimento ideologico del movimento nazional-socialista. Himmler faceva una pressione pazzesca per ottenere questo libro considerato come documento identitario e Mussolini inizialmente pensò di cederlo, ma poi la sua commissione di umanisti e storici studiosi del periodo in cui Tacito scrive fanno una levata di scudi per proteggere questo documento e si finisce per lasciare le cose come stanno fino a quando la settimana dopo l'armistizio del '43 le SS presenti in Italia mandano un distaccamento a Jesi a cercare questo codice, che non viene trovato. Una storia affascinante che Krebs riesce a ricostruire con competenza di studioso ma anche con la leggerezza tipica dello scrittore e del giornalista.
La copertina del libro riporta il simbolo di un'associazione scientifica costituita dai nazisti nel 1935 che era stata appositamente costituita per studiare l'antropologia e la storia della razza ariana. Il codice di questa "Germania" di Tacito fu sottoposto a studi da parte di membri di questa associazione scientifica e persino pubblicato ma, poiché non potevano avere il codice originale, fu pubblicata in Germania una versione grazie ad un prestito di qualche mese, stipulato proprio per consentire questi studi e questa pubblicazione.

Un libro interessante per gli appassionati del genere, ma anche per chi, come me, vive in questa meravigliosa regione ricca di avvenimenti storici e vicende sorprendenti.
E' stata un'esperienza formativa appassionante e non vedo l'ora di partecipare alle prossime presentazioni.
Se siete interessati all'acquisto del libro potete trovarlo direttamente nel sito della Casa Editrice (clicca qui, per maggiori informazioni).

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