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The butler - Wil Haygood




Sono le 16:00 e ho appena terminato un libro che mi ha fatto davvero imbestialire.
Per questo ho deciso di scrivere una recensione, devo sfogarmi.

L'8 Marzo, il giorno della Festa della Donna, ero ammalata e mia mamma per tirarmi su il morale mi ha fatto due regali. Alla bancarella dei libri usati in Piazza Cavour ha trovato il libro della Ferrante a cinque euro e mentre faceva la spesa al supermercato, ha deciso di acquistare The Butler. Ne avevamo parlato spesso, avrei voluto vedere il film, ma dato che era stato tratto da questo libro, mi sarebbe piaciuto seguire il classico iter: prima leggo il libro, poi vado a vedere il film e infine ragiono sulle differenze tra le due forme artistiche.

Così, mossa a compassione, mia mamma lo ha acquistato per me. Io l'ho letto oggi pomeriggio.
E adesso vi racconto cosa ne penso.

TRAMA: Nel 2008, alla vigilia delle epiche elezioni che avrebbero portato Barack Obama alla casa bianca, Wil Haygood pensò di celebrare quel momento grazie a un testimone privilegiato, qualcuno che avesse vissuto in prima persona gli ultimi cinquant'anni di storia americana. Si mise così sulle tracce di Eugene Allen, il maggiordomo che aveva lavorato alla Casa Bianca dal 1952 al 1986. Dopo decine e decine di telefonate e lunghe ricerche, finalmente il giornalista ottenne l'indirizzo di Allen. Era ancora vivo. Aveva quasi novant'anni e viveva con la moglie Helene in un modesto e decoroso quartiere di Washington. Haygood ebbe quindi modo di intervistare Allen, il maggiordomo che conosceva la vita privata di ben otto presidenti degli Stati Uniti, da Harry Truman a Ronald Reagan. In seguito il giornalista scrisse in proposito un lungo articolo sul "Washington Post" che ebbe enorme risonanza. Così è nato il libro The Butler, che racconta la vita straordinaria di Eugene Allen e svela tutti i segreti che le mura della Casa Bianca hanno protetto per decenni.

Mai risvolto di copertina fu più bugiardo e falso.
Leggendo una trama del genere un lettore potrebbe aspettarsi che il libro contenga e riveli  miriadi di segreti, aneddoti, avventure, fatti particolari, curiosità. Niente. In questo libro non c'è niente.
Sì, però, almeno, viene raccontata la storia del maggiordomo!
No. Nemmeno quella.
The Butler di Wil Haygood. Edito da
Newton Compton, prezzo di copertina 9.90 €,
178 pagine, codice ISBN
9788854161474 
Wil Haygood racconta in 178 pagine (di cui venti circa sono occupate dalle foto di Allen e famiglia e dalle scene del film) scritte in corpo 18 (facendo una rapida equivalenza, riducendo l'interlinea a 1.15 e il corpo a 11 forse sarebbero bastate 80 pagine) il giorno in cui ha incontrato Allen.
Ma non vi dovete aspettare chissà quali peripezie e rivelazioni.
La scena che vi si paleserà di fronte agli occhi e una scena quotidiana, questi due vecchietti, Allen e la moglie Helena, sono in salotto e insieme guardano  Ok il prezzo è giusto in televisione. Haygood li disturba con qualche domanda di rito della serie "Per quanti anni ha lavorato alla Casa Bianca?" e STOP. Forse la parte  più interessante e avvincente potrete viverla quando Allen decide di mostrare al giornalista il seminterrato dove sono appese tutte le foto che lo ritraggono con i personaggi famosi che ha conosciuto nei suoi trentaquattro anni di servizio alla Casa Bianca, Presidenti compresi. Basta. Il libro è finito.
Le pagine che seguono riguardano l'articolo di Haygood, che probabilmente avrà raccontato qualcosa in più (forse), chissà, magari avrà svelato qualcuno di questi "segreti che le mura della Casa Bianca hanno protetto per decenni".

Il libro è composto da capitoli sconnessi.  Haygood racconta del momento in cui è stato contattato dai produttori del film (tre pagine). Fa un rapido excursus della storia americana e dell'integrazione razziale (cinque pagine) e poi una rapida carrellata dei Presidenti (con annesse foto) e del loro ruolo nella lunga marcia per i diritti civili (dieci pagine). Gli attori di colore e il loro rapporto con il cinema americano (dieci pagine).

Non c'è un'intervista fatta come Dio comanda. Sono solo lunghi elenchi di nomi di attori poi di nomi di registi poi di produttori di presidenti e di mogli di presidenti. Nessun personaggio è presentato e approfondito psicologicamente. Nemmeno il personaggio di Allen, che, dannazione, sarebbe dovuto essere il protagonista indiscusso, non è presentato né descritto. L'unica cosa che l'autore ribadisce è quanto Allen fosse discreto ed elegante. Basta. Fine. Stop.

Ho letto questo libro e non mi è rimasto niente. Non ho imparato niente. Non ho idea di chi sia questo Butler e non ho idea del motivo che ha spinto il giornalista del Washington Post a pubblicare un libro imbarazzante come questo. Morale della favola: se devo cercare una cosa positiva in questo libro, per il momento, non la trovo. Ho sprecato due ore della mia vita che non torneranno mai più e vi assicuro che leggere o non leggere questo libro è esattamente la stessa cosa.

Sicuramente guarderò il film, perché spero che racconti qualcosa.
Il libro, per me, è no. E sapete benissimo che di solito cerco sempre di giustificare anche i libri brutti brutti brutti brutti. Credo che uno scrittore si impegni e investa tempo ed energie nella stesura di un libro. Sono sicura che anche le Case Editrici lavorano, investono tempo e soldi affinché il prodotto finito, pronto per il commercio, sia al meglio delle sue potenzialità. Ma questa volta tutto ciò che di positivo poteva esserci non c'è stato. Terribile. Davvero un libro imbarazzante.

L'unica cosa che mi è "piaciuta"(moltiplicate le virgolette all'infinito) è una frase, che poi non è neanche tutto questo granché. La condivido solo per gettare un po' di luce su questo libro inutile.

"Me lo ricordo bene, c'ero anch'io, amore", intervenne Helene. Risero entrambi di cuore, i coniugi: anime d'altri tempi, amore di vecchia data, d'altre stagioni."


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