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ON WRITING - Scrittura creativa a Natale


In uno degli ultimi post pubblicati sulla pagina Facebook di questo blog (se volete aggiungere un like cliccate qui!) avevo chiesto ai quasi 500 iscritti se potesse in qualche modo essere interessante affrontare articoli che riguardassero la scrittura e il suo utilizzo.
Viste le risposte positive, ho elaborato un progetto che prevede di affrontare -e se ne riparla nel 2018- vari aspetti che riguardano la scrittura: vedremo insieme sia in cosa consiste la scrittura creativa e, come dice Stephen King, quali sono gli strumenti nella cassetta degli attrezzi del bravo scrittore; vedremo come si può vivere di scrittura, attraverso le numerose professioni che richiedono esplicitamente di padroneggiare questa disciplina, ma vedremo anche che con la scrittura ci si può divertire, soprattutto con la scrittura creativa e con i giochi messi a disposizione da diverse case editrici.

Oggi voglio partire proprio da questo. Lasciamo gli argomenti più seri all'anno nuovo e occupiamoci, oggi, della scrittura in una veste decisamente più giocosa.

Per quanto mi riguarda, oggi pomeriggio inizia il mio piccolo periodo di ferie, tornerò in ufficio il 2 gennaio, così potrò godermi bene la conclusione di questo anno ricco di avvenimenti positivi e grande impegno, da parte mia.

Perché vi dico questo?
Perché, come di consueto, oggi mi sono prodigata in abbracci, baci, strette di mano e grandi auguri a tutti e ho aperto anche qualche regalino (ho mangiato anche il panettone con le gocce di cioccolato, ma questo lo lasciamo ai blog di cucina).

Insomma, ho aperto i regali dei miei colleghi e uno di questi mi ha colpita tantissimo. La mia amica Paola mi ha donato questo prodotto pensato e distribuito dalla Fabbri Editori. Si intitola Lettere a me stesso. Scrivi ora. Leggi in futuro. Conserva per sempre. Pensieri oltre il tempo. Con adesivi, che sicuramente sarà considerato barboso da molti, ma che per una grafomane come me è una vera manna dal cielo.

Di cosa si tratta? In poche parole, è un raccoglitore che contiene dodici lettere e altrettanti sigilli per poterle chiudere. L'idea alla base di questo prodotto editoriale è che, chi lo riceve in dono, deve scrivere dodici lettere a se stesso, scrivendo sulla parte esterna della bustina la data in cui tale lettera è stata scritta, da un lato, e la data nella quale dovrà essere aperta, dall'altro. 
Le dodici lettere sono pensate per trattare determinati argomenti, riportati anche sulla relativa bustina: le nostre radici, i nostri obiettivi, le motivazioni per le quali vale la pena vivere, il nostro giorno perfetto e le dieci cose che vorremmo fare prima di aprire la lettera...

La tipologia di scrittura che andiamo a considerare, quando lavoriamo con prodotti di questo genere, può essere di due tipologie, in base all'esigenza del momento:
1) In primo luogo, si tratta di un tipo di scrittura prettamente introspettivo e personale. Non ci sono regole in questo caso, perché stiamo parlando a noi stessi di noi stessi. La scrittura è una forma di catarsi che ci libera dai pensieri che affollano le nostre orecchie e ci svuota, lasciandoci liberi dalle preoccupazioni. E' ricordo, perché tra dieci anni, o quando decideremo di aprire le lettere, chissà quante cose saranno cambiate. Penseremo a questi momenti con un sorriso e sarà un bel ricordo da custodire.
2) In secondo luogo, guardando a queste lettere in un'ottica decisamente più strumentale, qui abbiamo un grande esercizio di scrittura creativa.

La scrittura creativa è sganciata dalle funzioni cui di solito destiniamo la scrittura: non ha un’utilità pratica immediata, non ci aiuta più di tanto a elaborare un articolo, un saggio, una relazione, cioè una forma di testo dalle finalità evidenti. Quando vogliamo diventare scrittori, dedicarci dunque al romanzo, al racconto, alla sceneggiatura… non possiamo porci obiettivi evidenti: scrivere per lanciare messaggi è una pessima idea. Lo scrivere artistico è una dimensione dell’essere, uno stato esistenziale direi, e libera tutt’altre energie: naturalmente il talento, se c’è, e poi la creatività, l’emotività, la tensione espressiva, la visionarietà di un nostro sguardo alternativo sul mondo che abbiamo magari sempre ignorato. Ci si ’trova’ attraverso le parole; più che conoscersi meglio, ci si ’riconosce’ grazie a un certo affiorare delle parole. In questo senso la scrittura fictional può essere terapeutica. Spesso chi intende frequentare un corso del genere avverte una strana mancanza, una fame antica, insaziata: come se avesse da tanto tempo una storia da raccontare, ma non sapesse da dove iniziare. E di solito la storia che vogliamo raccontare davvero non è affatto quella che crediamo.
Sono le parole di Luisa Gasbarri e provengono dalla bella intervista pubblicata da Martina Ercoli su Sololibri. Questo principio supporta la mia tesi che riguarda l'importanza di espedienti come questo per poter scrivere un bel racconto o una bella novella. L'aspirante scrittore che riceve un regalo come quello che ho ricevuto io non può esimersi dal pensare che queste lettere potrebbero essere utilizzate in migliaia di modi, vi scrivo due esempi che mi vengono in mente in questo momento:
  • Il nostro personaggio potrebbe trovare da qualche parte queste dodici lettere provenienti dal passato e su questo espediente narrare un racconto
  • Potremmo utilizzare queste dodici lettere per inventare un personaggio e caratterizzarlo così tanto bene da sembrare quasi una persona vera
Ci sono tantissimi modo con i quali si potrebbe fare scrittura creativa partendo da un prodotto come questo, ma per poterci riuscire  bisogna seguire una sola regola: scrivere.
Datevi un obiettivo, cosa volete scrivere; datevi una tabella di marcia, una lettera al giorno o una a settimana e poi iniziate a scrivere. E' un esercizio utilissimo per chi non ha molta immaginazione, le dodici lettere saranno le vostre guide nella luce accecante della pagina bianca.

Il segreto è qui, per essere bravi scrittori bisogna leggere molto e, soprattutto, scrivere molto.

Non ho ancora deciso se svolgerò anche io questo esercizio o se mi limiterò a scrivere alla me stessa del 2027, però ve lo farò sapere sui social! Se avete già scritto le vostre lettere, se volete acquistare anche voi Lettere a me stesso. Scrivi ora. Leggi in futuro. Conserva per sempre, se volete regalarlo o, insomma, se vi interessa questo prodotto scrivetemi nei commenti, condividete le vostre esperienze, in modo che siano uno spunto per me e per tutti i lettori di questo blog!

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