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HOW TO - Come non acquistare libri e non soffrire di astinenza

Non è un quesito che trova facilmente una risposta, lo so io e lo sapete tutti.

L'annosa domanda affanna le nostre meningi: riuscirò a non comprare libri per 365 giorni? Riuscirò a resistere a offerte e promozioni e sconti on-line e off-line? E' possibile non comprare neanche un libro in un anno intero?

Se ci pensiamo bene una risposta c'è. E la risposta è sì. E' tutto possibilissimo e fattibilissimo. Secondo i dati statistici, gli studi e gli scienziati che decidono di perdere tempo studiando teorie su lettura, libri e editoria, esistono persone che non acquistano libri. Mai. Sembra impossibile, ma esistono persone che non acquistano libri. Giuro!
Dunque, possiamo farcela.

Io me lo sono imposto. Dopo aver ricevuto scatoloni e scatoloni di libri - grazie a laurea in Giornalismo, Natale e feste varie - ho deciso, ad un certo punto, di scrivere la lista di tutti i libri acquistati e non letti presenti nella mia libreria. Quando l'anno si conclude arriva il momento di lavorare alle agende e alle liste del 2018 e quindi mi sono seduta di fronte alla libreria e ho scritto tutti i titoli che non ho ancora letto. (Una piccola parentesi è doverosa: nella libreria della mia nuova casetta ci sono praticamente solo libri che devo ancora leggere e quei pochi che ho concluso da agosto ad oggi. Quindi sapevo che sarebbero stati tanti, ma non immaginavo COSI' TANTI).

Comunque, se siete curiosi potete trovarmi su aNobii, così potete vedere tutti i libri che ho, quelli letti e quelli non letti. Sul blog, comunque, c'è un'intera pagina dedicata ai libri sul comodino. Grazie a Dio è una metafora, giacché non esiste un comodino così resistente da reggere il peso delle centinaia di libri che devo leggere. Non sto esagerando, ho finito le figure retoriche per oggi: centinaia non è un'iperbole, è la vergognosa verità. Ho accumulato una quantità imbarazzante di libri da leggere, ho speso non so quanti soldi e per questi motivi ho deciso che nel 2018 starò più attenta agli acquisti che farò, soprattutto per quanto riguarda i libri.

Nella lista dei buoni propositi, al punto 7 cito testualmente: "Non acquisterò nuovi libri per 365 giorni, gli unici libri nuovi che entreranno in casa mia saranno frutto di regali (da parte di altri)" e ho specificato da parte di altri tra parentesi, perché gli auto-regali non saranno più una scusa.
L'ho promesso a me stessa e ora lo prometto anche a voi.

Quindi, prima di flagellarmi l'anima con questo nuovo fioretto, passiamo all'ultimo post di acquisti di questo 2018:

Primo tra tutti il mio auto-regalo, l'ultimo auto-regalo per i prossimi 365 giorni. Superato l'ultimo esame universitario alla facoltà di Giornalismo e cultura editoriale ho fatto un ordine da Ibs.it. Me lo ricordo molto bene, ero sul treno, stavo tornando nella mia amata Ancona e ordinavo libri su Ibs.it come regalo per l'enorme traguardo raggiunto. Pensate che, proprio in quel momento, ho deciso che avrei aperto il pacco soltanto a Natale, mi sono anche scritta un biglietto: te lo meriti tutto. In quel momento ho deciso anche che avrei ricominciato a scrivere seriamente su Letterando Con Marty e per fortuna sto portando avanti questa promessa.
Ma veniamo a noi...cosa conteneva questo benedetto pacco?
I primi 4 volumi dell'autobiografia in 6 volumi ad opera di Karl Ove Knausgard, e dunque:

  • La morte del padre - "Quando si sa troppo poco, è come se questo poco non esistesse, ma anche quando si sa troppo, è come se questo troppo non ci fosse. Scrivere significa portare alla luce l'esistente facendolo emergere dalle ombre di ciò che sappiamo. La scrittura è questo. Non quello che vi succede, non gli avvenimenti che vi si svolgono, ma lì, in se stessa. Lì, risiede il luogo e l'obiettivo dello scrivere. Ma come si arriva a questo lì? Era questa la domanda che mi ponevo mentre seduto su una panchina di quel quartiere di Stoccolma bevevo caffè e i muscoli si stavano rattrappendo dal freddo e il fumo della sigaretta si dissolveva in quell'enorme spazio fatto d'aria che mi sovrastava. Per molti anni avevo cercato di scrivere di mio padre, ma senza riuscirci, sicuramente perché tutto questo era troppo vicino alla mia vita e quindi non era facile costringerlo in un'altra forma, che invece costituisce il presupposto base della letteratura. È la sua unica legge: tutto deve piegarsi alla forma. Ecco perché gli scrittori che posseggono uno stile marcato scrivono spesso libri deboli. Ecco perché quegli autori che si occupano di argomenti e temi forti scrivono libri deboli. La potenza insita nel tema e nello stile deve essere spezzata affinché possa nascere la letteratura. È questa demolizione che viene definita 'scrivere'. Lo scrivere riguarda più il distruggere che il creare."
  • Un uomo innamorato - "Libro dell’anno" Wall Street Journal Nell’arco di pochi giorni Karl Ove Knausgård decide di dare un taglio netto alla propria vita in Norvegia e lascia il paese e la moglie Tonje per trasferirsi a Stoccolma. Lì stringe profonda amicizia con un altro esiliato norvegese, un intellettuale appassionato di boxe di nome Geir, e va dietro a Linda, una bella poetessa che l’aveva incantato anni prima a un workshop per scrittori. Un uomo innamorato, il secondo volume di sei del ciclo La mia battaglia, vede Knausgård raccontare di relazioni tempestose, delle sfide della paternità e dell’urgenza di scrivere. Come ne La morte del padre, noi leggiamo mentre la sua vita si svolge. “Poi incontrai Linda, e il sole si levò. Non riesco a dirlo in altro modo. Si levò il sole nella mia vita. Prima soltanto come un leggero bagliore di luce all’orizzonte, quasi come a dire, è da questa parte che devi guardare. Poi giunsero i primi raggi, tutto si fece più evidente, più facile, più leggero, più vivo e divenni sempre più felice, infine il sole si trovò al centro del cielo della mia vita e ardeva, ardeva, ardeva.”
  • L'isola dell'infanzia - Una famiglia di quattro - madre, padre e i due figli - si trasferisce sull'isola di Tromoya, al largo della costa meridionale della Norvegia, in una casa nuova. Sono i primi anni settanta, i bambini sono piccoli, i genitori giovani e il futuro aperto. Dagli immensi boschi carichi di promesse e misteri, meta prediletta delle scorribande del piccolo Karl Ove, descritto con ossessiva meticolosità, si apre l'appassionato racconto delle sue esperienze e scoperte. La felicità della scuola e lo sforzo per trovarvi un proprio posto; le gratificazioni e le frizioni dell'amicizia; l'eccitazione della vita all'aria aperta con le sue avventure; l'incontro con l'amore, le sue gioie, le sue amarezze; i vestiti, la lettura, la musica, lo sport; e, soprattutto, la famiglia, con le sue due figure antagoniste, l'una più sfumata, l'altra onnipresente: confortevole e serena la madre, autoritario e terrificante il padre, sempre vigile, sempre pronto a esaminare e sanzionare con violenza qualsiasi scivolata.
  • Ballando al buio - Diciottenne appena uscito dal liceo, Karl Ove Knausgård va a vivere in un piccolo villaggio di pescatori nell'estremo Nord della Norvegia, sul Circolo polare artico. Lo attende il suo primo lavoro da insegnante, anche se Karl Ove non mostra grande interesse per la professione. Il suo obiettivo e mettere da parte i soldi per viaggiare e trovare spazio e tempo per dare avvio alla sua carriera di scrittore. All'inizio tutto sembra andare bene: nascono i primi racconti, la bizzarra gente del posto è interessante e riceve lusinghiere attenzioni da diverse ragazze. Ma quando le lunghe notti polari cominciano a oscurare il meraviglioso paesaggio, la vita di Karl Ove prende un'altra piega. Le storie che scrive tendono a ripetersi, beve sempre di più e i suoi tentativi di perdere la verginità finiscono in umiliazione e vergogna, fino all'attrazione proibita per una giovanissima allieva. E lungo la strada riemergono gli anni del liceo e le radici dei suoi problemi. Tutto, sempre, all'ombra del padre.
Secondo round riguarda invece i regali di Natale. Il mio adorato Michele mi ha regalato:

  • Scrittori. Grandi autori visti da grandi fotografi - Scrittori raccoglie una selezione di 250 ritratti di autori, dai primi del Novecento ad oggi, scelti da Goffredo Fofi e realizzati da grandi fotografi. Per ogni ritratto, intenso, penetrante, spesso celebre o magari insolito, un testo spiega il perché di questa scelta, ricorda alcuni capolavori che hanno reso lo scrittore immortale e, quando possibile, racconta la storia dell'immagine, di quell'incontro unico e irripetibile che è, appunto, il ritratto. "Nei casi più belli, è accaduto che gli scrittori - ma non solo loro, è ovvio - abbiano scoperto qualcosa di sé che ignoravano, o su cui non avevano abbastanza riflettuto, nell'immagine che di loro ha dato un fotografo che sapeva vedere. Per questo, molte delle fotografie del volume ci permettono di capire meglio e di più non solo chi era uno scrittore che ci è caro (o che detestiamo, perché no?) ma anche la misura delle sue opere, quanto dei suoi rovelli vi si è trasferito. Quanti grandi scrittori - o scrittori che hanno lasciato il segno! E quanti grandi fotografi - che hanno saputo guardarli, capirli, e consegnarli alla storia o, più semplicemente, alla nostra curiosità e al nostro ricordo." (Goffredo Fofi)
  • Le otto montagne - Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po' scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo "chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso" ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E li, ad aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. Iniziano così estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri più aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, "la cosa più simile a un'educazione che abbia ricevuto da lui". Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito più vero: "Eccola li, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino". Un'eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno.
E poi grazie ad un buono da 50€ - grazie zio! - ho portato a casa 4 libri editi Minimum Fax, tra i quali:
  • Sarà un capolavoro: Lettere all'agente, all'editor e agli amici scrittori - Giovanissimo, Fitzgerald si pose tre obiettivi: sposare Zelda Sayre, scrivere libri di «valore perenne» e guadagnare un sacco di soldi per vivere «sopra gli schemi». Ma com'era veramente la sua vita? Un tripudio di feste, ville e sregolatezza? In questo libro sono raccolte le lettere che scrisse al suo editor Perkins, al suo agente Ober e agli amici scrittori - Hemingway, Wilson - che ebbero un ruolo cruciale nella sua esistenza; lettere che mostrano il ritratto di uno scrittore triste, fragile e solo, indefesso nella sua missione, un intellettuale che interveniva in tutte le fasi del lavoro editoriale dei propri libri e di quelli degli altri (fu accanito lettore di manoscritti, scout, editor), un talento immenso che in nome dell'arte si è sacrificato fino a consumarsi.
  • Perché scrivere - Nell'epoca di internet, della frammentazione delle informazioni, della spettacolarizzazione della cultura, della frenetica corsa al consumo e al successo individuale, che ruolo può ancora avere lo scrittore? In cosa consiste la sua rilevanza? Scrivere può ancora essere un gesto politico? Quanta importanza ha la tecnica? Cosa serve per scrivere bene? Da cosa si misura il valore di un libro, e del suo autore? Che significa scrivere onestamente? Zadie Smith affronta queste domande in maniera intelligente e diretta, partendo proprio dalla sua esperienza di autrice e dalla sua acutezza di critico culturale: ne escono pagine che sono al tempo stesso un vademecum per gli aspiranti scrittori, una brillante provocazione verso gli intellettuali, e uno spunto di riflessione affascinante per chiunque ami la letteratura.
  • Per me non esiste altro. La letteratura come dono, lezioni di scrittura - Bernard Malamud ha consacrato tutta la sua vita alla scrittura. Alla narrativa ha affiancato la professione di insegnante di scrittura presso prestigiose università americane. Le lezioni agli studenti, le interviste e i saggi che ha scritto per far luce sul suo dono ("una benedizione capace di sanguinare come una ferita") sono un tesoro di consigli per aspiranti scrittori e un invito alla lettura delle sue pagine. Scritti, discorsi e opere narrative racchiudono materiale che dà forma a un libro a parte. Una guida al lavoro di scrittore, ai suoi tormenti e alle sue letture. Il curatore Francesco Longo ha estrapolato dall'opera di Malamud i passi in cui l'autore riflette sulla sua vocazione, svela segreti ed elargisce consigli. Il risultato è una storia d'amore, quella dello scrittore con la letteratura, una passione narrata tante volte, celata nelle numerose pagine dei suoi testi.
  • Pronto soccorso per scrittori esordienti - E poi lavorate. Scrivetelo in tutte maiuscole: lavorate. Lavorate in continuazione. Imparate a conoscere questo mondo, questo universo; questa energia e questa materia, e lo spirito che attraversando l'energia e la materia traluce dal magnete alla Divinità. E con tutto questo voglio dire lavoro come filosofia di vita." Con frasi di questo genere Jack London rispondeva alle centinaia di aspiranti scrittori che gli chiedevano suggerimenti. Il volume raccoglie una selezione di queste lettere insieme ad articoli apparsi su riviste dell'epoca e a brani tratti dai suoi romanzi. Ne scaturisce un prontuario, in cui London sintetizza con efficacia la sua tecnica e la sua poetica.
Basta. Iniziano oggi i 365 giorni di astinenza dall'acquisto compulsivo di libri.
Questi sono gli ultimi arrivati. Ora, come si fa con le sbornie di capodanno, è arrivato il momento di smaltire tutti i libri accumulati. 
Riuscirò nell'ardua impresa?

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