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I GIOVANI, tre racconti - JD Salinger


La prima recensione del 2018 e oggi è il primo gennaio, hip hip urrà.
Come dicevo sulla pagina Facebook del blog (se vuoi seguirla clicca qui!) tra i buoni propositi del 2018 c'è la costanza, che sarà la parola dell'anno. E che riguarderà soprattutto questa attività: scrivere e pubblicare articoli e recensioni su Letterando Con Marty. Oh. Yeah.

Dunque, quale modo migliore per inaugurare un anno che sarà sicuramente molto impegnativo se non pubblicando un articolo che racconta qualcosa a proposito del vecchio Salinger?

Ho scelto di inaugurare la programmazione con la recensione di questo ultimo volumetto pubblicato in Italia da Il Saggiatore, soprattutto per festeggiare la data di quello che sarebbe stato il 99° compleanno di uno dei miei scrittori preferiti in assoluto.
Di cosa si tratta? Vediamolo insieme:

TRAMA:
Tre racconti brevi, quasi perduti, scritti tra il 1940 e il 1944 da un Salinger poco più che ventenne.
Questi tre racconti brevi, quasi perduti, sono stati scritti tra il 1940 e il 1944 da un Salinger poco più che ventenne; vengono oggi riscoperti e presentati al pubblico, dopo quasi cinquant’anni dalla loro comparsa. The Young Folks, che dà il titolo alla raccolta, è la primissima prova letteraria del giovane Salinger: un indimenticabile, ironico e spietato ritratto di due ragazzi dell’alta società newyorkese. Il racconto fu pubblicato nel 1940 dalla rivista “Story Magazine” di Whit Burnett, suo insegnante alla Columbia University; il secondo racconto, Go See Eddie, apparve nello stesso anno sul giornale dell’università (The University of Kansas City Review); il terzo, Once A Week Won’t Kill You, fu stampato nel 1944, di nuovo per “Story Magazine”. Questa piccola, inedita e attesissima raccolta, di cui si parla già in tutto il mondo, anticipa i grandi temi e le ambientazioni delle opere successive: la solitudine, la difficoltà e le follie della giovinezza, la ricerca di libertà e la speranza nel futuro, la necessità di riparare nel mondo favoloso dell’infanzia. Sono racconti pervasi dall’inconfondibile atmosfera di New York alla fine degli anni quaranta e contengono, in nuce, lo stile inconfondibile del Giovane Holden, il romanzo di formazione che più ha influenzato l’immaginario collettivo di tutto il secolo scorso.



JD Salinger era uno scrittore di incredibile talento ed è anche una figura molto interessante, perché totalmente misteriosa.
Arrivato ad un certo punto della sua carriera, pubblicato uno dei più importanti best seller di fama mondiale, Il giovane Holden, Salinger, non si sa come o per quale motivo, si è ritirato a vita privata in un modo che agli occhi di molti è sembrato, forse, ossessivo. Da quel momento in poi, estremizzando la sua natura di per sé schiva e riservata, ha vissuto un'esistenza lontana dai riflettori, riducendo progressivamente i contatti umani fino a vivere praticamente recluso nella sua tenuta a Cornish.

Lo scrittore, che da molti fu considerato un misantropo, insieme ad altri autori fu uno degli ispiratori del movimento letterario della Beat Generation.
E nonostante evitò di effettuare apparizioni pubbliche e nonostante non pubblicò nessun altro scritto successivamente all'anno 1965, ancora oggi, attraverso le sue pochissime pubblicazioni ha la forza e la potenza di influenzare la scrittura e le letture di molti di noi. 
Molti di noi = tutto il pianeta terra, nel bene e nel male

Questo libello è una raccolta di tre racconti pubblicati nel periodo in cui Salinger voleva a tutti i costi diventare uno scrittore e, benché sia evidente il talento che lo contraddistingue, i racconti qui raccolti hanno in sè qualcosa di incompiuto che lascia nel lettore quella sensazione che proviamo quando partecipiamo ad una cena in un ristorante pluristellato.
Ognuna delle tre (o più) portate è sorprendente, buonissima e mai assaporata; ma è sempre troppo poco. Rimane in bocca il sapore dell'assenza che ti fa pensare "ne vorrei ancora un po'".
Con questi racconti è lo stesso: ti siedi sul divano a leggere; sfogli velocemente le pagine perché ti scorrono tra le mani scivolando come solo la scrittura onesta sa scivolare; ad un certo punto riesci ad immedesimarti nella situazione e ti sembra quasi di vivere ciò che stanno vivendo i personaggi; sfogli, sfogli e arrivi al finale, ma il finale arriva troppo presto.
Vorresti scoprire ancora tante cose, ma non può perché è già tutto finito. Ti rimane solo quell'assenza, ma se apprezzi la scrittura l'unica cosa che puoi fare è pescare dalla libreria e leggere altro di suo, per saziarti un po'.

In ogni caso, l'incomunicabilità dei personaggi, che si parlano di continuo senza mai parlarsi davvero; i rapporti parentali, guastati dal pregiudizio e dall'indifferenza; lo sguardo impietoso sulla società medio-borghese, con le sue leggi non scritte e il suo conformismo incurabile, sono alcuni dei temi che troverete all'interno di queste brevissime 68 pagine.
Non ci sono descrizioni prolisse come accadeva nel Naturalismo o nel Verismo, i racconti sono brevi, composti da frasi brevi e i personaggi comunicano di continuo tra loro e con il lettore. Tra loro parlano e parlano a volte, davvero, senza dire niente, ma la comunicazione più incredibile è quella che avviene tra personaggi e lettore. Noi lettori siamo lì, vediamo e ascoltiamo tutto e, grazie al modello del retroscena omesso - tanto caro al vecchio Ernest - vediamo, immaginiamo e sentiamo molto di più. Diciamo che da un punto di vista di struttura narrativa Salinger è americano come solo gli americani sanno essere.
Personalmente apprezzo moltissimo il minimalismo che contraddistingue gli autori della sua generazione. E mi fa impazzire quando Salinger scrive frasi come "sono tremendamente felice di conoscerti" oppure "cioè l'amore eccetera eccetera" o anche "e tu adori cavalcare e così via".

Un libro consigliato a tutti i cultori di letteratura americana e ai paladini della scrittura di Salinger. Non è consigliabile iniziare da questa raccolta per imparare a conoscere questo autore. Il livello dei racconti è buono ma ancora acerbo, proporrei al lettore di iniziare con i Nove racconti o con uno dei romanzi.

E voi cosa ne pensate? Avete letto questo libro? Lasciate un commento e condividete la recensione per diffondere la bellezza di questo grande scrittore...oggi è il suo compleanno, dannazione, se lo merita!

PS: la similitudine del ristorante pluristellato è frutto della mia immaginazione, nel senso che -vedendo i programmi in TV - mi sono immaginata come mi sentirei a prendere parte a un banchetto simile. Ogni volta penso che avrei un sacco di fame...ma questo è un problema mio, che vivrei di pizza in endovena. Comunque, non ho mai messo piede in un ristorante così, non so cosa si prova davvero e non so se effettivamente quei piatti così belli alla vista sono anche buoni davvero, magari mi sbaglio. Se qualcuno vuole prendersi a cuore questo dilemma e, magari, invitarmi in un ristorante pluristellato a sue spese posso anche pensare di rivedere la mia recensione. Promesso. Scherzo. Ma anche no.

Informazioni aggiuntive:
Titolo: I GIOVANI. Tre racconti
Autore: JD Salinger
Codice ISBN: 9788842820758
Prezzo di copertina: 12.00€
Pagine: 68
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